Eugenio Anemone
Menu
talking about...
Dal nuovo all'antico, dall'inedito al tradizionale. Un salto indietro nei secoli alla ricerca del rinnovo.
Dopo aver prodotto nel 2011 un primo album contenente undici brani originali, SOTTO GLI OCCHI DI NESSUNO, sei anni più tardi mi sono riproposto con PUB SONGS: una mia rivisitazione di nove famosissimi brani della tradizione irlandese. Ho quindi accantonato il cantautorato per dedicarmi ad un repertorio di cui la canzone più fresca ha 150 anni. Non che abbia smesso di scrivere, anzi! Dopo il primo disco però, ho sentito la necessità di creare un legame più diretto con i miei interlocutori, con chi ascoltava i miei lavori: con il pubblico. Un cantautore quando scrive un brano lo fa in primo luogo per se stesso. Molto spesso lo fa unicamente per se stesso. Anche quando scrive di qualcosa che non lo riguarda direttamente, esprime ciò che vede attraverso i suoi occhi o che percepisce attraverso le proprie sensazioni. Questo fa sì che le sue canzoni, indipendentemente da quanto vengono apprezzate, appartengano solo a lui. Il mio desiderio non era creare qualcosa che dicesse «ecco il mio lavoro: questo sono io». Io volevo lavorare su un patrimonio comune: presentare un pezzo di storia in una veste contemporanea e dar modo all’ascoltatore di scoprire qualcosa che già gli appartiene. Il titolo PUB SONGS è banalmente dovuto al fatto che le canzoni che lo compongono sono tra le più eseguite nei pub in Irlanda. Al di là di questo, comunque, i pub, soprattutto quelli in stile irlandese, rappresentano la mia ambientazione preferita: per trascorrere il tempo, per festeggiare qualcosa, per bere e mangiare, ma soprattutto per le esibizioni. In un pub riesco sempre a sentirmi a mio agio, in pace. Io suonerei sempre e solo nei pub. E infatti il più delle volte è così. Ho scelto le canzoni che compongono PUB SONGS per quello che io percepisco come legame con il contesto contemporaneo: raccontano di rapine e tradimenti, amori e delusioni, infatuazioni, giorni di festa e brindisi nei pub, viaggi nei mari e naufragi assurdi, antimilitarismo e scontri con le guardie (senza offesa, ma ai tempi si chiamavano così), matrimoni combinati e disfunzioni erettili senili. Tutte cose che esistono ancora, insomma. Naufragi assurdi inclusi. |
AutoreEugenio Anemone ArchiviCategorie |